La prova by Luisa Mattia

La prova by Luisa Mattia

autore:Luisa Mattia [Mattia, Luisa]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Pelledoca
pubblicato: 2023-10-14T22:00:00+00:00


Capitolo 20

Marchetto non aveva visto né sentito niente perché, cercando di tenersi lontano da Aurora e dalle sue sfuriate, se n’era andato dietro l’angolo e, per non sapere che fare, aveva pensato bene di spiare dalla finestrella di Else. Lì per lì non aveva visto niente, ma poi era apparso quello spilungone di Lazarus con la faccia preoccupata e una scatola che aveva appoggiato sul tavolo di cucina. Coltello in mano, aveva scheggiato il legno e l’aveva aperta. Un attimo dopo s’era messo a frugarne il contenuto – fili, fettucce e aghi da cucito –, ma subito s’era stufato e poi s’era punto con una spilla e aveva detto pure “Merda” prima di dare una botta alla scatola. I fili s’erano sparsi per terra e non li aveva raccolti.

Marchetto aveva appena visto questa scena, quando Cristiano e Serena lo raggiunsero, acquattandosi a fianco a lui.

«Che cos’è successo fino a qui?»

Serena mollò una gomitata a Cristiano, ridacchiando.

«Mica è un film» commentò.

«È meglio di un film!» sentenziò Marchetto tirandosi su.

Gli riferì quel che aveva visto. Serena e Cristiano non ebbero il tempo di fare commenti.

Avevano sentito la porta dell’appartamento chiudersi e tutti e tre si allontanarono dalla finestrella, hai visto mai che Lazarus li vedesse e chiedesse “Che cosa fate?”.

E infatti, li vide che trascinavano i piedi verso il prato dietro al palazzo e li chiamò.

«Psssttt… Psssttt…» fece.

Li chiamava come faceva Else con i gatti.

Loro tre si voltarono, facendo finta di niente.

«Ragazzi,» esordì Lazarus, sfoderando quel sorriso suo che a Serena fece tremare le gambe «avrei bisogno di qualche informazione. Vi offro il gelato.»

Marchetto e Cristiano l’avrebbero mangiato volentieri il gelato. Anche due, ma gli toccò farne a meno perché Serena aveva risposto: «No, grazie» con l’aria da principessa sul pisello e Lazarus aveva detto: «Se non vi va, d’accordo, ma facciamo lo stesso due chiacchiere?».

Erano entrati nella casa di Else e gli era toccato bere un tè freddo che sapeva di vecchio, perché nel frigo c’era solo quello.

Però, Serena sapeva il fatto suo, pensarono Cristiano e Marchetto, quando la videro sedersi di fronte a Lazarus, al tavolo in cucina e la sentirono che faceva un sacco di domande che neppure al maresciallo gli venivano così bene.

E l’altra cosa da non credere era che Lazarus s’era messo comodo e rispondeva tranquillo, come se non vedesse l’ora di raccontare.

Venne fuori che lui era cugino della giudìa da parte di padre che era cugino anche lui di Else…

«Parenti di terzo grado» specificò.

Ma a loro che cosa gliene importava?

A Serena importava che vita faceva e che cosa era venuto a fare.

«A fare il funerale a mia cugina» spiegò. «Mio padre è molto vecchio e non può muoversi.»

«Pure Else era vecchia.» Marchetto sottolineava sempre quello che era evidente.

Lazarus sorrise.

«Else era più giovane di mio padre, che è molto molto avanti con l’età.»

Aveva preso a parlare con un tono che sembrava avesse davanti tre idioti e sorrideva, ma si vedeva che non era vero, cioè che non era allegro per niente, pensò Serena. Notò anche una ruga profonda sulla fronte di Lazarus, a cui non aveva fatto caso.



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